Come figli miei - 3 di 3

Un uomo e una donna girano per Caivano con un camper per

• proporre ai tossicodipendenti di entrare in una comunità di recupero.

• soccorrere i tossicodipendenti che stanno male.

• dare informazioni alla polizia sullo spaccio della droga.

• tenere lontani gli spacciatori dai giovani del posto.

La donna sul camper ha paura che suo figlio

• non voglia più andare a scuola.

• abbandoni la comunità in cui si trova.

• possa seguire modelli sbagliati.

• faccia già uso di stupefacenti.

La donna che gira con il camper rimane impressionata dalla quantità di

• agenti di polizia che controllano i luoghi dello spaccio.

• siringhe disseminate per terra.

• richieste di aiuto appese agli alberi.

• macchine rubate e abbandonate ovunque.

La preside lavora in giardino con i commessi per

• piantare alberi e fiori.

• accogliere un gruppo di studenti stranieri.

• allestire la festa di fine anno.

• preparare la prova di evacuazione.

La preside dice che Concetta è nata già “adulta” perché

• è molto determinata a scuola e nella vita.

• ha sempre studiato da sola fin dalle elementari.

• è stata eletta rappresentante degli studenti.

• ha fatto arrestare alcuni compagni violenti.

Concetta vuole diventare una professoressa per

• dimostrare a suo padre quanto vale.

• diffondere un nuovo metodo di studio.

• mantenere la sua famiglia.

• aiutare chi soffre.

La preside, pensando ai suoi studenti,

• si dispera.

• trova la forza di andare a scuola ogni mattina.

• si deprime.

• si sente tranquilla e soddisfatta del suo lavoro.

La preside vuole che i professori

• promuovano gli studenti anche se vanno male.

• siano amici degli studenti.

• insegnino agli studenti a pensare.

• non siano troppo rigidi nel far rispettare le regole.

La preside sostiene che si deve venire a scuola e rispettare le regole prima di tutto per

• migliorare le proprie condizioni socio economiche.

• diventare uomini.

• occupare il tempo in modo produttivo.

• dimostrare gratitudine verso i propri genitori e insegnanti.

La professoressa di matematica si dedica anima e corpo alla scuola perché

• i suoi studenti sono come dei figli per lei.

• fin da piccola ha sempre voluto insegnare.

• la preside lo pretende da tutti i suoi docenti.

• non ha né figli né marito.