Quello che forse non abbiamo capito dei giovani

Quello che forse non abbiamo capito dei giovani

11th Grade - University

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Quello che forse non abbiamo capito dei giovani

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Maria Borsa

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6 questions

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1.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

1 min • 1 pt

Fonte: https://www.job-club.it/giovani-e-lavoro


Leggi il paragrafo e rispondi alla domanda.

Qual è l'idea principale del testo?


Si parla parecchio di giovani, ultimamente, soprattutto per quanto riguarda la loro attitudine verso il lavoro. In realtà lo si fa da sempre, ma negli ultimi tempi la discussione si è ravvivata. Sarà per la generale preoccupazione per il futuro (da Trump e la Corea del Nord, all'intelligenza artificiale che ci renderà tutti disoccupati - o morti), o sarà per via di alcuni interessanti contributi sull'argomento che hanno riscosso parecchia attenzione. Si va dal discorso di Simon Sinek sui millennials, alla lettera del giovane "Eevee", programmatore della Silicon Valley che ha lasciato il suo lavoro e non ne vuole avere più uno. Per interpretare il fenomeno, sono stati tirati in ballo diversi argomenti: i genitori, il sistema scolastico, l'ambiente lavorativo, la tecnologia, le pressioni sociali... Ma se ci fosse qualcosa di più profondo?

I giovani non vogliono più lavorare perché sono pigri.

La società non ha fiducia nel lavoro dei giovani.

L'atteggiamento dei giovani verso il lavoro preoccupa la società.

I giovani hanno un atteggiamento tutto sbagliato verso il lavoro.

2.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

1 min • 1 pt

Leggi il paragrafo e rispondi alla domanda.

In questo paragrafo l'autore...


La domanda centrale è questa: "Cosa vogliono i giovani"? Il problema è che non riconosciamo nelle nuovissime generazioni nessuna leva motivazionale a noi familiare. La lettera di Eevee è particolarmente illuminante in questo. Aveva un lavoro che amava fare, in un'azienda in forte crescita, con colleghi che lo rispettavano e con cui andava d'accordo, un ottimo stipendio... Eppure, a soli 28 anni, tutto questo gli è risultato insopportabile. Cosa è successo? Sarebbe facile rispondere dicendo che, come tanti suoi coetanei, si tratta sostanzialmente di una persona viziata, per colpa sua o dei suoi genitori o della società e dei suoi modelli. Tuttavia, Eevee scrive anche di essere uscito di casa a 18 anni con solo un computer e 100 dollari, e di essersi fatto strada nella vita con determinazione attraverso le difficoltà. Sono certo concorderete che molte storie simili si possono trovare anche nei giovanissimi, che d'altronde non sempre trovano la "pappa pronta" e certo vivono in un mondo estremamente complesso e competitivo. E, d'altronde, anche nelle generazioni precedenti c'erano persone "viziate". Come si spiega allora questa grave incomprensione generazionale?

Non capisce come hanno fatto a dare un lavoro a Eeve.

Si chiede perché un giovane abbia scelto di lasciare il suo lavoro.

Ha delle difficoltà a capire le famiglie che non aiutano i giovani

Pensa che Eeve sia solo un ragazzo viziato.

3.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

1 min • 1 pt

Leggi il paragrafo e rispondi alla domanda.

Secondo l'autore...


Il punto è: non abbiamo alcuna prova né tanto meno diritto di pensare che le nuove generazioni siano intrinsecamente diverse da quelle precedenti. Sostenerlo è un classico cliché; una comoda semplificazione - vuoi solo per il fatto che le generazioni, in realtà, non esistono, dato che le persone nascono ogni secondo. Pensare che l'origine del problema siano le persone - i giovani, i loro genitori o i loro amici - o i mezzi - i nuovi e vecchi media, la tecnologia, il mondo del lavoro - è facile ed è pericoloso. A mio modo di vedere, quindi, il problema è da inquadrare in una prospettiva sociale e storica. Il punto è che stiamo vivendo un cambiamento epocale nell'approccio sociale al lavoro; un inesorabile cambio di paradigma nella modalità della costruzione dell'identità di noi come individui e come società. E questo influenza tutto il resto. Vediamo come.

I giovani sono profondamente influenzati dai cambiamenti continui della società.

I giovani sono diventati pigri e vogliono solo usare la tecnologia.

La società ha abbandonato i giovani alla disoccupazione.

I lavori esistenti non sono adatti ai giovani di oggi.

4.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

1 min • 1 pt

Leggi e rispondi alla domanda.

Come considera la crescita della società moderna l'autore?


Il sacro feticcio della società moderna è la crescita. Il messaggio è semplice: se non cresciamo, falliamo. Come economia, come cultura, come società, come singoli individui. Il ciclo della crescita, semplificato, è semplice: più produzione, più lavoro, più risorse, più consumi. E il ciclo continua.

Questo modello ha enormi meriti: ha guidato il progresso dell'umanità per almeno due secoli, permettendole di raggiungere risultati rilevantissimi: più salute, più libertà, più istruzione, più risorse praticamente per tutti. Tuttavia, questo meccanismo è esausto, sfinito, alla frutta. Perché per continuare ad essere, la crescita deve costantemente aumentare nelle quantità - di produzione, di lavoro, di risorse e di consumi - che gestisce. E noi abbiamo già azionato tutte e quattro le leve per farla "girare", fino ad arrivare a livelli - di produzione, di lavoro, di risorse e di consumi - non più sostenibili.

è negativa perché ha creato troppo stress e competizione.

ha provocato un meccanismo distruttivo nella società.

ha ridotto le possibilità di sviluppo in tanti campi diversi.

è positiva, ma ha portato molto stress ed è alla fine.

5.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

1 min • 1 pt

Leggi e rispondi alla domanda.

Cosa significa secondo te l'espressione "alla frutta" nella seconda parte del paragrafo?


Il sacro feticcio della società moderna è la crescita. Il messaggio è semplice: se non cresciamo, falliamo. Come economia, come cultura, come società, come singoli individui. Il ciclo della crescita, semplificato, è semplice: più produzione, più lavoro, più risorse, più consumi. E il ciclo continua.

Questo modello ha enormi meriti: ha guidato il progresso dell'umanità per almeno due secoli, permettendole di raggiungere risultati rilevantissimi: più salute, più libertà, più istruzione, più risorse praticamente per tutti. Tuttavia, questo meccanismo è esausto, sfinito, alla frutta. Perché per continuare ad essere, la crescita deve costantemente aumentare nelle quantità - di produzione, di lavoro, di risorse e di consumi - che gestisce. E noi abbiamo già azionato tutte e quattro le leve per farla "girare", fino ad arrivare a livelli - di produzione, di lavoro, di risorse e di consumi - non più sostenibili.

la crescita deve continuare anche se tutti sono stanchi

il modello della crescita a tutti i costi è arrivato alla fine

la produzione non riesce a creare una crescita positiva

il lavoro e la crescita non hanno niente in comune

6.

OPEN ENDED QUESTION

5 mins • 1 pt

Riassumi brevemente di cosa parla l'articolo.

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