Totalitarismi e guerra

Cognome e nome

I tedeschi denominarono «operazione Barbarossa»...

• la proclamazione del Quarto Reich
• l’attacco di massa all’Unione Sovietica
• lo sterminio degli ebrei in Europa orientale
• la rottura del «patto d’acciaio» con l’Italia

L’8 settembre 1943 il maresciallo Badoglio comunicò agli italiani...

• l’arresto di Mussolini e la fine del fascismo
• il primo sbarco di truppe alleate in Sicilia
• la formazione del governo da parte del Cln
• l’armistizio con le forze anglo-americane

Nel 1932 il NSDAP divenne il primo partito e poté contare sull’appoggio, anche economico,

• dei grandi industriali, degli agrari e dell’esercito
• degli operai delle grandi fabbriche e dei piccoli proprietari terrieri
• del clero cattolico e di molti pastori luterani
• dei commercianti e della comunità ebraica

Nel 1939-40 la Germania intendeva realizzare una guerra lampo (Blitzkrieg), cioè

• un attacco a sorpresa ai paesi nemici, senza una dichiarazione ufficiale di guerra
• un’offensiva massiccia e rapidissima attuata con l’impiego di aerei e carri armati
• una manovra d’accerchiamento delle truppe nemiche, condotta con l’impiego della fanteria
• una rapida soluzione del conflitto per mezzo di efficaci trattative diplomatiche

La terza fase della persecuzione contro gli Ebrei, iniziata nel 1941, prevedeva

• l’attuazione della “soluzione finale” attraverso lo sterminio della popolazione ebraica
• una violenta propaganda per promuovere l’ostilità dei Tedeschi contro gli Ebrei
• l’esclusione degli Ebrei dalla comunità nazionale tedesca
• la distruzione delle sinagoghe e l’incendio dei negozi e delle case appartenenti agli Ebrei

Al fine di conquistare lo “spazio vitale” e imporre un nuovo ordine europeo, Adolf Hitler

• avviò una politica di disarmo della Germania e accettò le decisioni della Società delle Nazioni
• indirizzò l’intera industria tedesca verso la produzione di beni adatti all’esportazione
• abolì la coscrizione obbligatoria, ridusse la flotta e smilitarizzò la Renania
• riarmò la Germania, indirizzando l’intera economia tedesca verso la produzione bellica

La politica estera della Gran Bretagna, dal 1933 al 1939, fu detta dell’“appeasement”, perché

• prevedeva che la pace dovesse essere mantenuta anche a costo di ampie concessioni a Hitler
• prevedeva un intervento contro la Germania, che non rispettava l’ordine stabilito a Versailles
• era una politica aggressiva contro gli Stati che violavano gli accordi internazionali
• il governo inglese riuscì a creare una nuova ed efficace alleanza antinazista

In Francia e in Spagna la nuova linea politica scelta dal Comintern si concretizzò nel 1936

• nella sconfitta elettorale dei partiti della sinistra e in governi di coalizione tra forze di centro
• nella sconfitta elettorale dei fronti popolari e nella formazione di governi di destra
• nella vittoria elettorale dei fronti popolari e in governi di coalizione tra le forze antifasciste
• nella vittoria elettorale dei liberali che andarono al governo con la destra militarista

In seguito alla vittoria del Fronte popolare nelle elezioni del febbraio 1936, in Spagna

• la destra reazionaria organizzò un colpo di Stato servendosi di alcuni reparti dell’esercito
• la destra reazionaria accettò il responso delle urne e collaborò col governo liberaldemocratico
• il governo liberaldemocratico attuò una riforma agraria, che doveva eliminare i latifondi
• si formò un governo di coalizione comprendente socialisti, conservatori e filofascisti