Energia e Sostenibilità

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Energia e Sostenibilità

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EMANUELA RASSU

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1.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Cosa si intende per sostenibilità energetica?

Raggiungere il 100% di energia nucleare entro il 2050

Bilanciare la soddisfazione dei bisogni energetici attuali con la preservazione delle risorse per le generazioni future

Ridurre esclusivamente le emissioni industriali senza considerare l'efficienza energetica

Dipendere completamente dalle fonti fossili fino al 2030

Answer explanation

La risposta corretta è "Bilanciare la soddisfazione dei bisogni energetici attuali con la preservazione delle risorse per le generazioni future" perché descrive con precisione il concetto di sostenibilità energetica.

Spiegazione per ciascuna risposta:

1. Raggiungere il 100% di energia nucleare entro il 2050

  • Errato: Sebbene l'energia nucleare possa essere considerata una fonte di energia a basse emissioni di carbonio, la sostenibilità energetica non implica l'affidamento esclusivo a una singola fonte di energia (come il nucleare).

  • La sostenibilità energetica si concentra sul mix energetico equilibrato, che include fonti rinnovabili, efficienza energetica, e soluzioni che rispondano ai bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelle future. L'energia nucleare potrebbe far parte di tale mix, ma non è l'obiettivo principale.


2. Bilanciare la soddisfazione dei bisogni energetici attuali con la preservazione delle risorse per le generazioni future

  • Corretto: Questa risposta rappresenta la definizione precisa di sostenibilità energetica.

  • La sostenibilità energetica implica soddisfare i bisogni energetici odierni (per esempio, produzione e consumo di energia) senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.

  • Ciò significa integrare l’uso delle risorse energetiche rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e ridurre al minimo l’impatto ambientale (emissioni di gas serra e sfruttamento eccessivo delle risorse naturali).


3. Ridurre esclusivamente le emissioni industriali senza considerare l'efficienza energetica

  • Errato: La sostenibilità energetica non si limita solo alla riduzione delle emissioni industriali.

  • L'efficienza energetica è un componente cruciale della sostenibilità energetica, in quanto mira a ridurre il consumo di energia per ottenere gli stessi risultati.

  • Un approccio esclusivo alla riduzione delle emissioni industriali non affronta il problema complessivo dell'uso delle risorse energetiche e delle tecnologie necessarie per rendere l'intero sistema energetico più sostenibile.


4. Dipendere completamente dalle fonti fossili fino al 2030

  • Errato: L'uso esclusivo di fonti fossili è l'opposto di un approccio sostenibile.

  • Le fonti fossili (come carbone, petrolio e gas naturale) sono non rinnovabili e contribuiscono significativamente al cambiamento climatico a causa delle loro elevate emissioni di gas serra.

  • La sostenibilità energetica implica ridurre progressivamente la dipendenza da queste fonti e favorire le energie rinnovabili, che sono più rispettose dell'ambiente e rinnovabili nel lungo periodo.


Conclusione:

La sostenibilità energetica è orientata verso l'equilibrio tra soddisfare i bisogni energetici attuali e garantire che le risorse energetiche siano disponibili per le future generazioni. Questo implica l'uso delle energie rinnovabili, il miglioramento dell'efficienza energetica e la riduzione dell'impatto ambientale complessivo, come indicato nella risposta corretta.

2.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Il Green Deal Europeo prevede obiettivi specifici per il settore energetico. Quale di questi è tra i principali?

Ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990

Aumentare l’uso del carbone per garantire stabilità economica

Raggiungere una quota di energia rinnovabile del 20% entro il 2050

Privilegiare i combustibili fossili più puliti, come il gas naturale

Answer explanation

La risposta corretta è: "Ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990", perché rappresenta uno degli obiettivi centrali del Green Deal Europeo nel contesto della transizione energetica e climatica.

Analisi delle opzioni:

1. Ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990

  • Corretto:

    • Questo obiettivo è parte del Pacchetto "Fit for 55", un elemento chiave del Green Deal Europeo.

    • È una tappa fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, che è l’obiettivo a lungo termine del Green Deal.

    • La riduzione del 55% è un obiettivo ambizioso e vincolante, che richiede interventi in tutti i settori, inclusi energia, trasporti, industria ed edifici.

    • Questo obiettivo è stato formalizzato anche nella Legge Europea sul Clima, che rende legalmente obbligatorio per gli Stati membri rispettare questa riduzione entro il 2030.


2. Aumentare l’uso del carbone per garantire stabilità economica

  • Errato:

    • Il Green Deal Europeo mira a eliminare progressivamente l’uso del carbone e di altre fonti fossili ad alta intensità di carbonio.

    • L’obiettivo è accelerare la decarbonizzazione del sistema energetico europeo, sostituendo le fonti fossili con energie rinnovabili.

    • L’uso del carbone è visto come un ostacolo alla transizione energetica, e l’UE ha predisposto il Meccanismo per una Transizione Giusta per aiutare le regioni carbonifere ad adattarsi al cambiamento.


3. Raggiungere una quota di energia rinnovabile del 20% entro il 2050

  • Errato:

    • L’obiettivo del 20% di energia rinnovabile non è in linea con il Green Deal Europeo, ma faceva parte di un traguardo intermedio fissato per il 2020 dalla Direttiva 2009/28/CE sulle energie rinnovabili.

    • Per il 2050, l’UE punta a un sistema energetico basato quasi interamente su fonti rinnovabili, con obiettivi intermedi ben più ambiziosi: ad esempio, almeno il 42,5% di energia rinnovabile entro il 2030, come previsto nel recente aggiornamento del pacchetto legislativo.


Conclusione:

L’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 è centrale nel Green Deal Europeo e rappresenta un impegno fondamentale per contrastare il cambiamento climatico e guidare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Gli altri obiettivi menzionati non riflettono la strategia dell'UE per la sostenibilità e la decarbonizzazione.

3.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Quale di questi è un aspetto fondamentale dell'Accordo di Parigi sul clima?

Obbligare i paesi firmatari a raggiungere la neutralità climatica entro il 2025

Limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, con sforzi per limitarlo a 1,5°C

Favorire l’energia nucleare come unica soluzione per il cambiamento climatico

Stabilire una tassa uniforme sul carbone a livello globale

Answer explanation

La risposta corretta è: "Limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, con sforzi per limitarlo a 1,5°C", perché questa è l'essenza centrale e l'obiettivo principale dell'Accordo di Parigi sul clima (2015).

Ecco una spiegazione dettagliata per ciascuna opzione:


1. Obbligare i paesi firmatari a raggiungere la neutralità climatica entro il 2025

  • Errato: L’Accordo di Parigi non impone obblighi così immediati o uniformi.

  • Gli obiettivi del trattato sono a lungo termine, come la neutralità climatica entro il 2050, ma ogni paese deve stabilire e aggiornare autonomamente i propri contributi nazionali determinati (NDC) per raggiungere tali traguardi in base alle sue capacità.

  • Il 2025 non è una scadenza realistica né stabilita dall’accordo.


2. Limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, con sforzi per limitarlo a 1,5°C

  • Corretto: Questo è il nucleo centrale dell’Accordo di Parigi, adottato nel quadro della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC).

  • Il trattato stabilisce che:

    • Gli Stati devono lavorare per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali.

    • Si incoraggiano ulteriori sforzi per limitare l'aumento a 1,5°C, poiché gli scienziati avvertono che anche piccoli incrementi oltre questa soglia possono avere effetti devastanti sul clima globale.

  • Questo obiettivo è vincolante per orientare le politiche climatiche globali e nazionali, pur lasciando ai paesi flessibilità sui mezzi per raggiungerlo.


3. Favorire l’energia nucleare come unica soluzione per il cambiamento climatico

  • Errato: L’Accordo di Parigi non privilegia alcuna tecnologia o fonte energetica specifica.

  • Promuove un mix di soluzioni basate sulle circostanze nazionali, come l'aumento dell'efficienza energetica, l’adozione delle rinnovabili e la riduzione delle emissioni nei settori chiave. L’energia nucleare è una delle opzioni, ma non l’unica né la principale.


4. Stabilire una tassa uniforme sul carbone a livello globale

  • Errato: L’Accordo di Parigi non prevede una tassa globale sul carbone.

  • Sebbene incentivi economici come i prezzi del carbonio e i mercati di scambio delle emissioni siano discussi nell’ambito delle COP, l’accordo lascia ai singoli paesi la scelta degli strumenti economici da utilizzare per ridurre le emissioni.


Conclusione:

L'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C, con sforzi per contenerlo a 1,5°C, è l'elemento cardine dell’Accordo di Parigi. Esso riflette l'urgenza della comunità internazionale di prevenire i peggiori effetti del cambiamento climatico, lasciando flessibilità ai paesi su come raggiungere questi risultati, ma senza imporre scadenze impossibili o soluzioni uniche.

4.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Nel contesto delle politiche europee, cosa rappresenta il termine "neutralità climatica"?

La riduzione delle emissioni a zero senza misure compensative

L’azzeramento delle emissioni nette di gas serra attraverso una combinazione di riduzioni e compensazioni

L’eliminazione di tutte le fonti energetiche non rinnovabili

Il mantenimento delle attuali emissioni purché sia garantita una crescita economica

Answer explanation

La risposta corretta è: "L’azzeramento delle emissioni nette di gas serra attraverso una combinazione di riduzioni e compensazioni", perché questa è la definizione adottata nell'ambito delle politiche europee e internazionali per descrivere il concetto di neutralità climatica.

Ecco una spiegazione dettagliata per ciascuna opzione:


1. La riduzione delle emissioni a zero senza misure compensative

  • Errato: Questa affermazione implica che tutte le emissioni debbano essere completamente eliminate, il che non è realistico nel breve termine per molti settori economici (es. trasporti, industria pesante).

  • La neutralità climatica consente l'uso di misure compensative, come il sequestro del carbonio (es. riforestazione, tecnologie di cattura e stoccaggio della CO₂), per bilanciare le emissioni residue.


2. L’azzeramento delle emissioni nette di gas serra attraverso una combinazione di riduzioni e compensazioni

  • Corretto:

    • Questa è la definizione ufficiale di neutralità climatica, adottata dall’Unione Europea nel Green Deal Europeo e riconosciuta a livello internazionale.

    • La neutralità climatica non richiede che tutte le emissioni siano eliminate, ma che il bilancio tra emissioni generate e assorbite (attraverso pozzi di carbonio naturali o tecnologici) sia pari a zero.

    • Ad esempio, le emissioni non evitabili possono essere compensate con:

      • Riforestazione (gli alberi assorbono CO₂).

      • Tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS).


3. L’eliminazione di tutte le fonti energetiche non rinnovabili

  • Errato: La neutralità climatica non implica l’eliminazione totale delle fonti non rinnovabili, ma una loro drastica riduzione. Alcuni settori possono ancora utilizzare fonti fossili, purché le loro emissioni siano compensate da misure adeguate.

  • Ad esempio, l’Unione Europea considera l’utilizzo limitato del gas naturale come "ponte" nella transizione verso le rinnovabili, a condizione che sia bilanciato da compensazioni.


4. Il mantenimento delle attuali emissioni purché sia garantita una crescita economica

  • Errato:

    • La neutralità climatica richiede una riduzione significativa delle emissioni, non il loro mantenimento.

    • Le politiche europee, come quelle incluse nel Green Deal Europeo, cercano di dissociare la crescita economica dalle emissioni di gas serra, incentivando tecnologie pulite e pratiche sostenibili per raggiungere gli obiettivi climatici.


Approfondimento:

La neutralità climatica è un pilastro delle politiche europee, con l’obiettivo di raggiungerla entro il 2050. Questo impegno è sancito dal Green Deal Europeo e dalla Legge europea sul clima, che rendono la neutralità climatica un obiettivo legalmente vincolante per tutti gli Stati membri.


Conclusione:

La neutralità climatica è definita come l'azzeramento delle emissioni nette di gas serra, ottenuto combinando riduzioni delle emissioni con misure compensative, come il sequestro di carbonio. Questa combinazione è essenziale per garantire che l'UE possa mitigare il cambiamento climatico senza compromettere settori economici difficili da decarbonizzare.

5.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

L’Unione Europea ha fissato obiettivi per il 2030. Quale tra questi è incluso?

Azzerare completamente le emissioni di gas serra

Portare la quota di energia rinnovabile ad almeno il 32% del consumo totale

Eliminare gradualmente tutte le centrali nucleari

Ridurre il consumo di energia del 50% rispetto al 2010

Answer explanation

La risposta corretta è la seconda: "Portare la quota di energia rinnovabile ad almeno il 32% del consumo totale". Questo obiettivo fa parte del Piano d'azione per l'energia pulita, che mira ad aumentare la quota di energia rinnovabile nell'energia consumata nell'Unione Europea, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo alla decarbonizzazione del settore energetico.

Le altre opzioni non sono corrette per i seguenti motivi:

  • Azzerare completamente le emissioni di gas serra non è un obiettivo specifico per il 2030. Piuttosto, l'UE ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, come parte del Green Deal europeo.

  • Eliminare gradualmente tutte le centrali nucleari non è un obiettivo dell'UE. Alcuni Stati membri potrebbero decidere di abbandonare il nucleare, ma non è un obiettivo generale dell'UE.

  • Ridurre il consumo di energia del 50% rispetto al 2010 non è un obiettivo fissato per il 2030. L'UE ha fissato un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 9% entro il 2030 attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica.

Pertanto, l'obiettivo di portare la quota di energia rinnovabile al 32% è quello che corrisponde agli obiettivi dell'UE per il 2030.

6.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente l'efficienza energetica?

È la capacità di produrre energia senza alcuna perdita durante il processo di conversione

È il rapporto tra l’energia utile ottenuta e l’energia consumata, promuovendo il risparmio e riducendo gli sprechi

È un termine che si riferisce esclusivamente all’utilizzo delle fonti rinnovabili

È un sinonimo di riduzione del consumo energetico

Answer explanation

La risposta corretta è: "È il rapporto tra l’energia utile ottenuta e l’energia consumata, promuovendo il risparmio e riducendo gli sprechi", perché questa definizione coglie esattamente il significato tecnico e pratico del concetto di efficienza energetica.

Analisi delle opzioni:

1. È la capacità di produrre energia senza alcuna perdita durante il processo di conversione.

  • Errato: Nessun processo di produzione o conversione energetica è completamente privo di perdite; esistono sempre inefficienze, come dissipazioni sotto forma di calore.

  • L’efficienza energetica si concentra sul miglioramento di questi processi per ridurre al minimo le perdite, ma non implica che siano del tutto eliminate.


2. È il rapporto tra l’energia utile ottenuta e l’energia consumata, promuovendo il risparmio e riducendo gli sprechi.

  • Corretto: Questa è la definizione formale di efficienza energetica. Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica (2012/27/UE),

  • L’efficienza energetica misura quanto dell’energia consumata viene effettivamente utilizzata per svolgere un lavoro utile (es. illuminare, riscaldare) rispetto all’energia totale immessa nel sistema.

  • Promuove il risparmio energetico migliorando i processi e riducendo gli sprechi senza necessariamente diminuire il livello di servizio.


3. È un termine che si riferisce esclusivamente all’utilizzo delle fonti rinnovabili.

  • Errato: L’efficienza energetica si applica a tutte le forme di energia, incluse le fonti fossili, nucleari e rinnovabili.

  • È un concetto che riguarda l’uso più razionale dell’energia, indipendentemente dalla sua origine.


4. È un sinonimo di riduzione del consumo energetico.

  • Errato: Sebbene l’efficienza energetica possa portare a una riduzione del consumo energetico, i due concetti non sono sinonimi.

  • La riduzione del consumo implica semplicemente un uso inferiore di energia, spesso ottenuto limitando l’attività o il comfort, mentre l’efficienza energetica punta a ottenere lo stesso risultato (o migliore) con meno energia sprecata.


Conclusione:

L’efficienza energetica si basa sul concetto di ottimizzazione: massimizzare l’energia utile rispetto a quella consumata, promuovendo il risparmio senza compromettere il comfort o la produttività. Questa definizione riflette la risposta corretta e il principio chiave del termine.

7.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Qual è l'obiettivo principale della Conferenza delle Parti (COP) nell'ambito della UNFCCC?

Fissare standard di efficienza energetica per i paesi membri

Promuovere la cooperazione internazionale per affrontare il cambiamento climatico

Stabilire un mercato globale per le emissioni di carbonio

Regolamentare l'uso delle fonti fossili a livello globale

Answer explanation

La risposta corretta è "Promuovere la cooperazione internazionale per affrontare il cambiamento climatico" perché rappresenta il ruolo fondamentale della Conferenza delle Parti (COP) nell'ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC).

Ecco una spiegazione dettagliata per ciascuna opzione:


1. Fissare standard di efficienza energetica per i paesi membri

  • Errato: Sebbene l'efficienza energetica sia uno degli strumenti utili per affrontare il cambiamento climatico, non è il compito specifico della COP.

  • Gli standard di efficienza energetica sono stabiliti a livello nazionale o da organizzazioni tecniche specializzate, non dalla COP.


2. Promuovere la cooperazione internazionale per affrontare il cambiamento climatico

  • Corretto: La COP è l’organo decisionale supremo della UNFCCC e ha come obiettivo principale favorire la collaborazione globale tra i paesi per limitare i cambiamenti climatici e i loro impatti.

  • Durante le COP, i paesi si riuniscono per negoziare e adottare decisioni condivise, come:

    • Accordi internazionali (es. Accordo di Parigi).

    • Obiettivi e strategie comuni per ridurre le emissioni di gas serra.

    • Meccanismi di finanziamento per sostenere i paesi in via di sviluppo.

  • La COP non impone obblighi uniformi, ma crea un contesto multilaterale di negoziazione e impegno.


3. Stabilire un mercato globale per le emissioni di carbonio

  • Errato: Sebbene la creazione di mercati del carbonio (come il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE) sia stata discussa e incentivata in alcune COP, non rappresenta l'obiettivo principale della conferenza.

  • I mercati del carbonio sono strumenti economici che possono derivare da accordi presi durante la COP, ma non sono l’unico obiettivo della conferenza.


4. Regolamentare l'uso delle fonti fossili a livello globale

  • Errato: La COP non regolamenta direttamente l’uso di fonti fossili, poiché tale compito spetta ai singoli stati sovrani.

  • Le discussioni della COP includono la necessità di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, ma questo avviene attraverso accordi volontari e piani nazionali (NDC, Nationally Determined Contributions), non attraverso regolamenti globali obbligatori.


Conclusione:

La COP è principalmente una piattaforma per promuovere la cooperazione internazionale, il che è cruciale per affrontare una sfida globale come il cambiamento climatico. La sua funzione è quella di mettere insieme i paesi per negoziare accordi, definire obiettivi e condividere soluzioni, rispettando le diverse responsabilità e capacità dei paesi coinvolti.

8.

MULTIPLE CHOICE QUESTION

15 mins • 1 pt

Quale dei seguenti trattati internazionali è stato un passo fondamentale per la lotta contro il cambiamento climatico?

Il Protocollo di Montreal

L'Accordo di Parigi

Il Trattato di Lisbona

Il Protocollo di Kyoto

Answer explanation

La risposta corretta è l'Accordo di Parigi, perché è l'unico trattato internazionale tra quelli elencati che si concentra esplicitamente e interamente sulla lotta al cambiamento climatico globale, con obiettivi chiari per limitare il riscaldamento globale.

Ecco una spiegazione dettagliata per ciascun trattato per chiarire la scelta:

1. Accordo di Parigi (2015)

L'Accordo di Parigi è un trattato globale adottato nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). È fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico perché:

  • Fissa l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, con sforzi per limitarlo a 1,5°C.

  • Impegna tutti i paesi firmatari a elaborare piani nazionali (NDC, Nationally Determined Contributions) per ridurre le emissioni di gas serra e a rivederli periodicamente per aumentarne l'ambizione.

  • Mira a favorire la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, con il supporto di finanziamenti internazionali per i paesi in via di sviluppo.

È considerato il trattato più completo e ambizioso mai raggiunto per affrontare il cambiamento climatico su scala globale.


2. Protocollo di Montreal (1987)

Il Protocollo di Montreal riguarda la protezione dello strato di ozono, non direttamente il cambiamento climatico. È stato adottato per eliminare gradualmente l’uso di sostanze che riducono lo strato di ozono (come i clorofluorocarburi, CFC). Sebbene abbia un impatto indiretto sul clima (i CFC sono anche potenti gas serra), il suo obiettivo principale è diverso rispetto a quello dell'Accordo di Parigi.


3. Protocollo di Kyoto (1997)

Il Protocollo di Kyoto è stato il primo accordo internazionale a prevedere obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di gas serra per i paesi industrializzati. Tuttavia, presenta alcune limitazioni:

  • Si applicava solo ai paesi sviluppati, escludendo i paesi in via di sviluppo, che oggi rappresentano una quota significativa delle emissioni globali.

  • Gli impegni presi erano validi solo fino al 2012 e, anche se successivamente prorogati con l'Emendamento di Doha, non sono stati sufficienti per contrastare il cambiamento climatico in modo efficace.
    L’Accordo di Parigi ha superato Kyoto, includendo tutti i paesi e stabilendo meccanismi più inclusivi e ambiziosi.


4. Trattato di Lisbona (2007)

Il Trattato di Lisbona è un accordo dell’Unione Europea che modifica i trattati fondativi dell’UE per migliorarne il funzionamento istituzionale. Sebbene riconosca l'importanza della sostenibilità ambientale come valore fondante dell’UE, non è un trattato internazionale focalizzato sul cambiamento climatico.