Verifica su Giovanni Verga

Verga trascorre tutta la sua vita in Sicilia, a Catania.

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Nella produzione preverista di Verga si annoverano romanzi patriottici e romanzi tardoromantici.

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Il ciclo dei Vinti è composto da cinque romanzi completi.

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Verga è anche autore di drammi per il teatro.

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Nell'ultima parte della sua vita Verga abbandona la letteratura per dedicarsi alla politica militante.

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Il pessimismo di Verga trova un'attenuazione nell'idea di un possibile riscatto dalla negatività della vita in una dimensione ultraterrena.

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Mentre Verga non esprime giudizi sulla realtà che rappresenta, nei romanzi di Zola la voce narrante riproduce i valori e il modo di esprimersi dell'autore, che appartiene alla borghesia colta.

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Con l'ideale dell'ostrica Verga sostiene che soltanto chi ha davvero il coraggio di cambiare, ossia di staccarsi dalla propria terra come l'ostrica dallo scoglio, può sperare di salvarsi dalla miseria e avere successo nella vita.

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La novella Rosso Malpelo si conclude con la nascita dell'amicizia tra Rosso e Ranocchio nel mondo disumano della cava.

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Verga ritiene che l'autore debba "eclissarsi" dall'opera

• per poterla giudicare in modo più completo.

• perché non ha il diritto di giudicare ciò che rappresenta.

• per poter intervenire sulla realtà e migliorarla.

• per poter indirizzare il giudizio del lettore secondo i propri gusti.